CULTURA I fucilieri di San Nicola, orgoglio senza tempo

su I Fatti del Nuovo Molise                                                                                          7 agosto 2013                                                                                                         
di Maurizio Cavaliere
SAN GIULIANO DEL SANNIO (Campobasso) - Una chiesa gremita, come mai si era visto in occasioni extra liturgiche a San Giuliano del Sannio, ha accolto sabato mattina la nuova creatura editoriale della Palladino Company, centrata sulla più rinomata e affascinante tradizione del paese sannita: quella dei fucilieri di San Nicola.
I fucilieri di San Nicola
I fucilieri di San Nicola
Opera essenzialmente fotografica quella realizzata da Ernesto Di Renzo, frutto di una ricerca che ha abbracciato tutto il Novecento e raccolto l’ampio coinvolgimento dei sangiulianesi, dapprima pronti a consegnare all’autore tutte le testimonianze fotografiche e documentarie della parata, poi felici di dimostrare il loro apprezzamento allo stesso Di Renzo e al presidente dell’Associazione culturale Insieme, Emanuele Cappella. Questi è il vero artefice dell’iniziativa culminata poi con l’inaugurazione di una mostra didattica sempre attinente alla originale interpretazione folklorica riservata dalla comunità locale al clou dei festeggiamenti per il Patrono, San Nicola. Sono
intervenuti alla presentazione di ‘Spari per un santo’ – questo il titolo dell’opera – anche il sindaco di San Giuliano, Angelo Codagnone, il parroco don Giovanni Tramontano, e il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, sangiulianese doc e sempre ricettivo quando un centro molisano, non solo del Sannio, propone un’iniziativa degna di questo nome. Sullo sfondo due archibugi imbracciati da due giovani fucilieri e i gonfaloni di una gran parte dei paesi molisani che hanno anch’essi in San Nicola la figura religiosa più devota e amata in calendario. E così anche i rappresentanti del Comitato festa del santo a Bari,
Il presidente della provincia di Campobasso, Rosario De Matteis
Il presidente della provincia di Campobasso, Rosario De Matteis
che hanno pure loro raccolto l’invito, non si sono sentiti soli, avvolti dal calore della gente di casa sempre con le orecchie tese ad ascoltare gli interventi, soprattutto quello dell’autore. Della tradizione dei fucilieri a San Giuliano, degli archibugi ad avancarica e del venerato Santo publiese portato in processione nelle stade del borgo e nelle forme scolpite trecento anni fa dal napoletano Giacomo Colombo, si è detto e scritto. Mancava un volume con una gran quantità di immagini e altri testi. Così, quando dal fondo della chiesa di San Nicola sono arrivati i libri, ancora caldi di inchiostro umido, la soddisfazione è stata collettiva e l’autore Ernesto Di Renzo, che è professore di antropologia all’Università di Tor Vergata, ha potuto spiegare, salutare e ringraziare con ancora maggiore enfasi i presenti. Di seguito il trasferimento dell’evento nel bel Municipio di San Giuliano, fresco e accogliente, dove ben allestita e raccontata, principalmente da Emanuele Cappella, la mostra didattica ha potuto aprire i battenti e stregare il folto pubblico accorso da tutta l’area del vecchio Sannio. Un libro in più nel panorama editoriale molisano e un evento da seguire, la mostra, in via permanente: San Giuliano del Sannio ha sparato le sue cartucce speficiche, ma tiene in serbo i colpi più forti: sabato prossimo, 10 agosto, si spara per il Santo, rievocato in processione, per i tanti compaesani tornati dall’America fiutando l’odore acre dell’esplosivo. A margine dell’evento la soddisfazione dell’autore e del Presidente di Insieme. ‘Questo libro – ha detto Di Renzo – così come la tradizione che esamina e racconta, rappresenta l’espressione di una identità comunitaria che sotto il segno di San Nicola vuole riaffermarsi e riproporsi. L’opera siinserisce in una collana a più ampio respiro che è stata battezzata immagini di devozione’. ‘Grazie a tutti gli intervenuti e all’amministrazione – ha aggiunto Cappella – oggi San Giuliano rivive il suo recente passato. Un libro e una mostra permanente sono un segno tangibile di ricerca delle radici e interesse. Intraprendenza e valorizzazione – ha concluso – questo è il Molise che vogliamo esportare’.

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