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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Molisana in Germania non ci sta: "Qui ho paura. E io seguo le direttive italiane"

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di Maurizio Cavaliere L’ultima volta ci siamo sentiti in circostanze piacevoli e salutari come quelle proprie della transumanza molisana che lei ha deciso di fare l’anno scorso, insiem e a Giangiacomo, il marito milanese. Ritroviamo    Cristina Di Nezza, frosolonese emigrata da dodici anni in Germania,  in tempi completamente capovolti, rovesciati dalla paura, perfino quella di stare insieme.

Andrea, farmacista nel paese deserto: “Anziani soli e impauriti, dobbiamo aiutarli”

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di Maurizio Cavaliere La sua farmacia nel microscopico comune di San Giovanni in Galdo ha sempre i battenti aperti, e non solo per vendere prodotti e medicine. E’ un vero presidio sociale, soprattutto per i clienti, quasi tutti ultrasettantenni. Mai come in questi giorni, però, Andrea Pizzuto, titolare dell’omonima ‘bottega’ in via Roma, è stato tentato di lasciare aperta solo la finestrella per il passaggio dei prodotti dal dottore al cliente. “ Sì  - spiega -  anche noi farmacisti ci sentiamo poco tutelati. Ho due bambine piccole e non mi posso permettere di commettere errori in questo momento. Dopo le ultime disposizioni del Governo, con l’Italia intera ‘in zona protetta’ dobbiamo premunirci tutti, ancora di più”. Andrea lavora a San Giovanni in Galdo da oltre sei anni. Prima di lui un altro farmacista copriva le esigenze di un paese che conta oggi appena 560 abitanti, 400 circa effettivi, due bar, altrettanti alimentari, un ristorante (Re Artù, ex Il Grottino), un picco

Dal Cholera morbus al corona virus, nei secoli la risposta del Molise alle emergenze sanitarie

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di Maurizio Cavaliere Oggi è il corona virus, un tempo erano colera, morbo petecchiale, vaiolo, peste, febbri tifoidee.  Cambiano i nomi, e a volte la portata, ma le malattie da emergenza sanitaria hanno sempre sconvolto la pace delle comunità e comportato una fitta rete di provvedimenti e comunicazioni a livello locale e generale. Un esempio? Nel 1831 l’articolo 7 del regolamento sanitario interno stilava l’elenco dei medicinali di cui doveva essere provvista ogni farmacia del Regno delle due Sicilia per la cura del  ‘Cholera morbus’.  Oppure: il 21 agosto del 1849 in una lettera indirizzata all’Intendente di Molise dalla guardia civica di Oratino, Giuseppe Brumotti, si denunciava la presenza di  “ trecento individui malati gravemente nel limitrofo comune di Pietracupa ”.  Si trattava probabilmente di una  epidemia da tifo  che aveva provocato diverse morti. Il Brumotti lamentava il disinteresse delle autorità di Pietracupa e sollecitava l’intervento di una commissione