CRONACA Nuova operazione antidroga dei Baschi verdi a Termoli, ma a Isernia mancano i controlli

su Informamolise
di Maurizio Cavaliere                                                                          4 settembre 2013

Stava risalendo sul pullman per tornare nel paese di origine la ventenne fermata ieri mattina a Termoli in possesso di cento grammi di marijuana. Sono stati i Baschi verdi arrivati da Campobasso, attraverso il fiuto investigativo degli agenti e quello reale del pastore tedesco Oba, a stoppare il rientro a casa della giovane proveniente dall’area frentana, mettendo a segno un’altra operazione nella lotta all’uso e al traffico di stupefacenti. Il quantitativo di erba (foto), presumibilmente destinato allo spaccio tra i coetanei, è stato probabilmente acquistato in zona. La ragazza è stata ‘pizzicata’ e isolata da Oba nell’area del terminal di Via Martiri della
Resistenza, al resto hanno pensato gli uomini della Gdf. A suo carico pende adesso una denuncia per detenzione di droga.

Si sa che non è la prima volta che uno o più giovani sono oggetto delle pressanti attenzioni dei cani antidroga in riva all’Adriatico. I controlli sul territorio da parte dei Baschi verdi, dotati di unità cinofila, continuano a produrre ottimi risultati. La Guardia di Finanza, e il suo reparto speciale, hanno competenza regionale. Spesso i Baschi verdi si vedono in azione tra il capoluogo regionale e l’area bassomolisana. Meno frequenti i controlli nel versante isernino ed è un paradosso perché è in quell’area che avviene la gran parte del commercio e del traffico della droga destinata al Molise. Sono in effetti bastati pochi blitz nella zona per fermare più persone dedite allo spaccio. Non ultima un’operazione di poco meno di un anno fa a Venafro: 50 grammi di cocaina ‘fiutati’ e conseguenti denunce e arresti. I nuovi vertici della Guardia di Finanza terranno senz’altro conto dell’emergenza droga in provincia di Isernia. C’è almeno da augurarselo. Una buona risposta alla drammatica escalation del traffico di stupefacenti nell’area in questione imporrebbe un robusto impiego di forze speciali. Non sporadici controlli mirati su chiamata, ma operazioni spalmate sul territorio, costanti ed energiche, proprio come quella di ieri mattina a Termoli.