EDITORIA Bruno Gilotti 'glam' tra i maiali e Polpetta gaudente: ecco il libro che stavamo aspettando

di Maurizio Cavaliere

 
Si svolgerà stasera, alle 18.30, nella sala conferenze del Palazzo ex Gil a Campobasso, la presentazione di "Persone e Personaggi", il primo libro del 36enne fotografo campobassano Roberto Tucci, edito da Palladino. L'opera ha il pregio di ritrarre con un “obiettivo” ironico e penetrante cinquanta campobassani tutti molto noti, cinquanta uomini e donne che incontri solitamente per strada e che, chi più chi meno, rappresentano un pezzo di storia del capoluogo molisano.

La campagna pubblicitaria del libro ha letteralmente… spaccato per dirla come piace ai giovani. L’anteprima di alcune foto, diffuse come manifesti sui tabelloni per le affissioni in giro per Campobasso incuriosisce e divide. Esilarante la foto che riguarda Bruno Gilotti che si è prestato simpaticamente al gioco, mettendosi in posa glamour tra i maiali della sua stalla o l’altro scatto che ritrae Gaetano Zarla da tutti conosciuto come “il Rospo” che sfoggia il suo ghigno preferito corredato da piercing, dread e il carico da “novanta” in perfetto stile punk di un topo bianco che gli cammina sulla testa. 

Riuscita a nostro giudizio anche quella dell’imprenditore cittadino della vita notturna,Michele Stella, che, fingendosi Jr di Dallas, sprezzante della crisi, si accende il sigaro bruciando una banconota da un dollaro. A qualcuno lo scatto, visibile in molti punti della città, non è piaciuta. Un post su facebook ha acceso una polemica difficile da comprendere fino in fondo visto che l’intento del fotografo, quello di giocare col protagonista, che può essere più o meno amato, questo sì, è riuscito in pieno.

Mette invece tutti d’accordo l’immagine del compianto Piero Ioffredi “Polpetta”.
E’ la foto bellissima che lo ritrae sorridente, camicia bianca, bretelle, cravatta, cappello e immancabile pinta, quella che è stata utilizzata per realizzare il murales che campeggia sui muri della curva Sud del vecchio stadio Romagnoli. L’inimitabile “Polpetta” non è l’unico personaggio che ci ha lasciato. Don Armando Di Fabio, opportunamente ritratto, serafico o sornione (fate voi), tra le colonne della cattedrale, è un altro grande “campuasciano” scomparso da pochi anni. Come pure Giuseppe Lagioia, detto ‘zi pepp’. Tutti ricordano questo vecchietto, piccolo, con l’espressione simpatica, che agitava il bastone, imprecando i santi al passaggio delle auto lungo il Corso.

Il valore della pubblicazione di Roberto Tucci è stato anche quello di fermare il tempo al momento giusto, prima che la memoria venisse offuscata dall’oblio degli anni veloci e irriconoscenti che stiamo vivendo.
Per dovere di cronaca, e tornare all’ironia che affiora da ogni pagina del libro di Tucci, va detto che è morto anche il summenzionato topo. Pare sia stato involontariamente schiacciato dal “Rospo” mentre questi dormiva…

Ma sul libro ci sono anche altri “big” del centro murattiano.
Per esempio Arturo, l’eterno ragazzo che ha dato una mano a quasi tutti gli esercenti che gravitano intorno a piazza Prefettura e via Ferrari. C’è anche Mario Arcaro, quello che ti chiede un euro e si scorda di avertelo chiesto anche cinque minuti prima. La sua foto è straordinaria. E poi ci sono personaggi arcinoti come “Angiolino u ‘re”, Augusto Massa, ritratto appoggiato al cofano dell’inseparabile Audi 80 per l’occasione parcheggiata nel cuore di Piazza Municipio o zia Concetta che, sulla soglia della sua storica trattoria, si è pure lei prestata al gioco con una scopa in mano, intenta a cacciare i disturbatori di via Larino.
      (nelle foto, dall'alto: Bruno Gilotti, Gaetano Zarla e il compianto don Armando Di Fabio)
E’ insomma un’opera che merita attenzione e riesce perfettamente nello scopo: quello di evidenziare le peculiarità di campobassani “caricaturati” o semplicemente ritratti per quello che sono, tra un aneddoto scritto e l’altro, condensati in piccole schede a margine delle foto.
Ci aveva provato nel recente passato anche Gennaro Ventresca, pure lui inserito tra i “magnifici cinquanta”, ma senza il supporto di immagini interessanti e con l’inserimento tra le pagine del suo libro anche di personaggi e personalità che tali non sono, ne era venuto fuori un lavoro monco, non all’altezza delle attese.

Quella di Tucci è invece un’opera creativa e ben confezionata. Stasera alle 18.30 tutti potranno apprezzarla ed eventualmente criticarla… per la scelta dei personaggi, forse, non certo per l’idea.

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