DISSERVIZI Pillole, brividi e mal di pancia sulla tratta Campobasso-Termoli. Ecco il pullman sostitutivo dalle manovre ardite

di Maurizio Cavaliere
L’assessore ai Trasporti, Nagni.
Campobasso. Maltempo e ferrovie a singhiozzo.  Per i pendolari da Campobasso a Termoli, e per chi circola in direzione opposta, è il periodo peggiore dell’anno.  Ai disagi di una Fondovalle Biferno sempre molto pericolosa quando arriva l’inverno, si sommano quelli per la tratta ferroviaria attualmente sospesa per decisione di Trenitalia.
Chi si avventura da Campobasso per raggiungere il Basso Molise, destinazione Ripabottoni, Larino, Ururi, fino a Termoli, è costretto a sciropparsi in pullman le curve della strada vecchia, lungo un itinerario che, per contratto, deve raggiungere le stesse tappe intermedie del treno.

Ti ritrovi così, spesso, a due passi dalla stazione ferroviaria di riferimento, con l’autista costretto a fare inversione sul ghiaccio di strade strette e, a fermata effettuata, ad avviarsi su un tratto di strada che, sebbene per poco, è stato già percorso! Trenitalia ha deciso, come spesso avviene in caso di neve e potenziale ghiaccio, di interrompere tutta la tratta. Quindi il bus sostitutivo non serve attualmente soltanto la tratta fra Larino a Ururi, che è ferma per lavori di adeguamento tecnico all’infrastruttura, ma copre l’intero percorso.  «La linea ferroviaria Termoli-Campobasso, a causa di lavori all’infrastruttura, e contrariamente a quanto esposto nei quadri murari arrivi/partenze – si legge su una nota informativa di Trenitalia - sarà sospesa dal 7 ottobre al 14 dicembre. Il servizio continuerà a essere svolto con i bus sostitutivi i cui orari sono già indicati nei quadri orario stessi».

Perdura, insomma, l’anomalia del trasporto su gomma in tema di treni…Gli amministratori regionali provano a tamponare la falla, ma non hanno grosse carte da giocarsi. «Rimane in piedi il tratto da Campobasso a Larino che però è stato chiuso per qualche tempo a causa del maltempo” – ci ha detto Pierpaolo Nagni, assessore regionale ai Trasporti e Lavori pubblici – la riapertura totale del tratto la decide Trenitalia». Quindi, aspettando il panettone, altri giorni di pillole, brividi e mal di pancia per i malcapitati viaggiatori.

Quel che è peggio, la tratta in questione è da tempo in deficit. E non sono pochi quelli che ritengono probabile una sforbiciata netta da parte di Trenitalia. Se ne parla ormai da anni. I dati in possesso della società partecipata al 100 per cento da Ferrovie dello Stato dimostrano che la spesa per il mantenimento in vita di un ‘pezzo’ di ferrovia che non è poi così corto, non regge un flusso di viaggiatori ritenuto modesto.

Non è una situazione semplice da gestire per la principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario di passeggeri e merci. Infatti, l’eventualità di sopprimere l’arteria ferrata che collega il capoluogo molisano al principale centro costiero della regione va in direzione totalmente opposta rispetto a quanto auspicato dal Forum del Trasporto pubblico locale e cioè: il potenziamento della stessa linea. Tra l’incudine e il martello si barcamena la Regione Molise che vorrebbe avere maggiore voce in capitolo. I vertici dell’esecutivo chiedono un gestore terzo che dica quante sono le persone che utilizzano la tratta.

Insomma vorrebbe verificare diversamente, e non attraverso i dati forniti da Trenitalia, la portata dei flussi. Ma anche questa, allo stato dei fatti, è una mera eventualità, anzi una richiesta che difficilmente verrà accolta almeno fino a quando non cambieranno alcuni termini dell’attuale contratto. Nel frattempo, tra una manovra e l’altra, tutti a bordo del pullman.  In poco meno di… due ore sani e stanchi alla meta.

pubblicato il 28 novembre 2013
su http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=15404

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