IL CASO Liti, denunce e stalker esterni, brutta storia al Tg1. L'avvocato molisano, Iacovino: 'Orgoglioso di aver protetto la mia compagna Cinzia Fiorato

di Maurizio Cavaliere
Dalle aule di Tribunale a facebook. Prosegue a colpi di sentenze e di post lo scontro a distanza tra il capo servizio Rai Cinzia Fiorato e l’ex capo redattore centrale del Tg1, Leonardo Sgura. I due si erano confrontati senza mezze misure nella redazione del telegiornale. Motivo del diverbio, la presenza in studio dell’avvocato campobassano Enzo Iacovino, compagno della giornalista e ‘intruso’ a detta di Sgura.
Dopo le archiviazioni di alcune delle denunce presentate dall’una e dall’altra parte, i due si sono affrontati anche nelle ultime ore. Lo hanno fatto indirettamente, tramite i canali più efficaci della comunicazione moderna: i social network. Così, dopo un post di Sgura sulla sua pagina facebook, nel quale il giornalista attualmente in forza alla sede della Tgr Lazio ricordal’archiviazione della denuncia per diffamazione presentata al suo indirizzo dalla coppia, è arrivata la risposta circostanziata della stessa Fiorato, una replica che apre il campo a scenaripotenzialmente rumorosi.

La vicenda è in effetti complessa ed è stata affrontata in maniera poco ortodossa da molti mezzi di informazione, alcuni dei quali sono stati rinviati a giudizio per diffamazione. Della storia, di cui si sono occupati anche i media molisani, visto che il compagno della Fiorato, presente, e determinante, al momento del diverbio, è il noto professionista molisano EnzoIacovino, è infatti noto soprattutto il brusco confronto diretto del maggio 2012. L’avvocato Iacovino ha appena accompagnato la compagna in redazione. Non è la prima volta che lo fa. Sta seguendo professionalmente e privatamente una presunta vicenda di mobbing, cominciata nel 2009, della quale la Fiorato sarebbe vittima. E’ la stessa giornalista a chiedergli espressamente di seguirla nel percorso fino alla redazione perché teme pure di essere perseguitata da uno stalker. Sono mesi, anzi anni pesanti al Tg1. Il direttore Augusto Minzolini è accusato di emarginare alcuni colleghi (sarà rinviato a giudizio per il caso riguardante l’altra conduttrice Tiziana Ferrario). Al Tg1 quasi cento giornalisti non hanno firmato l’ormai famigerato ‘documento di sostegno alla linea editoriale’ voluto da Minzolini.Tra quelli che vanno, per così dire, controcorrente c’è anche Cinzia Fiorato.    

Quella sera i giornalisti e il capo redattore stanno preparando l’edizione del Tg notte, per lungo tempo affidata alla conduzione della Fiorato. La presenza di Iacovino non passa inosservata al capo redattore Sgura il quale mostra chiaramente di non gradire la presunta intrusione. Ne viene fuori uno scontro verbale tra Sgura e la Fiorato. La giornalista, ritenendo di subire un abuso, chiama i carabinieriDopo di che scoppia una guerra di denunce ed esposti agli ordini professionali. Un colpo dopo l’altro la storia si appesantisce di zavorre giudiziarie e la situazione si va pian piano delineando nelle responsabilità dell’uno e dell’altro.
Nei giorni scorsi il gip del Tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione per la denuncia presentata nei confronti di Sgura. In buona sostanza le frasi pronunciate de quest’ultimo non avevano contenuto diffamatorio. L’avvocato Iacovino ha preannunciato ricorso in Cassazione, quindi la partita resta aperta, anzi apertissima visto che anche le mosse dell’altra parte non hanno prodotto finora effetto alcuno. Entrambe le denunce presentate da Sgura sono state archiviate e non c’è stato ricorso avverso le decisioni. Lo ha reso noto pubblicamente oggi, nel primo pomeriggio, la stessa Cinzia Fiorato. La giornalista ha deciso di pubblicare un post, proprio dopo aver appreso dalla nostra testata di quanto scritto dal collega Sgura. 

Dopo una lunga chiacchierata con noi, è arrivata l’opportuna puntualizzazione su facebook. Questo il testo: ‘Faccio presente che le denunce che io e il mio compagno, avvocato Vincenzo Iacovino, abbiamo subìto da un caporedattore centrale del Tg1 rispettivamente per calunnia e istigazione a delinquere, sono state archiviate definitivamente molti mesi fa in primo e secondo grado e non impugnate da controparte. Non l'ho reso noto prima perché sono persona riservata, ma, visto che si spacciano archiviazioni provvisorie di condotte ancora sub judice come vittorie, sono costretta a ristabilire il reale ordine degli eventi'. A questo va aggiunta l’archiviazione del procedimento disciplinare dell’Ordine degli Avvocati nei confronti di Iacovino, visto che Sgura aveva tentato anche questa carta.

Ma il post non si ferma ai fatti del.. vivace scambio verbale del maggio 2012 e rivela un particolare ancora più importante: “Lo stalker che avevo denunciato è stato identificato e rinviato a giudizio, la Procura di Roma sta ora indagando per individuare l’interno Rai che lo faceva entrare”. Emerge dunque che la presenza dell’avvocato Iacovino in territorio Rai non era del tutto superflua, a conferma che la storia è complessa e bruttina davvero. L’ultima frase del post allude all’ironia non dissimulata di Sgura nel suo breve messaggio on line. L’ex capo servizio del Tg1 parla dell’archiviazione a fronte delle 600 pagine prodotte dal binomio Fiorato-Iacovino. La risposta dell’ex conduttrice del tg1 notte suona come l’ennesimo richiamo alle schermaglie in Tribunale‘Riguardo le 600 pagine di denuncia che io avrei prodotto, di cui parla quel capo redattore centrale, sono ancora all’attenzione delle competenti sezioni specializzate della Procura di Roma. Nel corposo fascicolo ci sarebbero insomma secondo lei altre ipotesi di reato per le quali l’avvocato Iacovino ha prodotto materiale a iosa. Questo è quanto fino a stasera.

A margine di faldoni, denuncie e archiviazioni, abbiamo interpellato due dei tre protagonisti della vicenda. Il terzo, Leonardo Sgura, non siamo riusciti a contattarlo. Lo abbiamo chiamato in redazione lasciando il nostro recapito telefonico alla segretaria, ma in quel momento il giornalista era fuori. Queste le parole di Enzo Iacovino: ‘Ho protetto la mia compagna e ne sono orgoglioso. L’identificazione e il rinvio a giudizio dello stalker dimostra che dovevo stare con Cinzia anche in quei frangenti”. La conduttrice, invece, ci parla della sua situazione professionale e della battaglia che sta conducendo: ‘Sono stata costretta ad autosospendermi dalla conduzione notturna perché non ho trovato alcuna forma di tutela”. La presenza di un interno Rai, che consentiva allo stalker di entrare, complica ulteriormente il quadro. E’ invece chiaro che la vicenda, presentata dai più come una rissa verbale tra lui, lei e l’altro, che in questo caso non è l’amante bensì un superiore sul posto di lavoro, è molto più seria e, quel che peggio, non è ancora finita.

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