ATTUALITA' L'ex pm Nicola Magrone a Casacalenda: "L'incontro con Palmina Martinelli ha segnato la mia vita". Da quel gesto eroico al caso baby squillo di oggi

di Maurizio Cavaliere
Sono passati trentadue anni da quando la povera Palmina Martinelli gli rivelò, in punto di morte, i nomi degli uomini che l’avevano ridotta in quello stato: arsa viva per aver rifiutato di prostituirsi a quattordici anni. Un intervallo di tempo in cui il fenomeno della prostituzione minorile indotta dalla violenza psichica e fisica ha continuato a propagarsi, latente e viscido,

 
nelle forme più barbare fino al nuovo scandalo delle baby squillo figlie dei social network e, talvolta,
pure di genitori degeneri più o meno consenzienti.

Oggi Nicola Magrone, pm di quell’inchiesta, è sgomento, avvilito, quasi come in quei giorni d’autunno del 1981. Al solo suono di quel nome desueto, Palmina, tipico di una provincia italiana antica, se non proprio arretrata sul piano culturale, com’era quella del profondo Sud di inizio anni Ottanta, l’ex magistrato, oggi sindaco di Modugno, stringe i muscoli del viso e la fronte gli si corruga. Suo malgrado, indossa la maschera dell’uomo afflitto dentro e fuori, con gli occhi che vagano alla ricerca di qualcosa che non c’è.

Sabato scorso Magrone ha partecipato da protagonista all’incontro sulla Costituzione della Repubblica Italiana, che si è svolto a Casacalenda, sul tema di “Una proposta per l’educazione alla giustizia e alla legalità”. Il pubblico ministero in pensione, molto conosciuto a queste latitudini per aver condotto, tra le altre, le indagini sulle cause della tragedia di San Giuliano di Puglia e sull’insediamento della centrale turbogas a Termoli, ha tenuto una lezione interessante, rivolta agli studenti e al personale docente del locale Istituto omnicomprensivo. L’iniziativa ha visto intervenire anche Marco Tagliaferri, presidente dell’associazione umanitaria organizzatrice, il Lions Club di Larino, il dirigente scolastico Antonio Vesce e il sindaco Marco Gagliardi. Una lezione supplementare utile per la crescita civile e culturale di tutti, soprattutto dei ragazzi, alcuni dei quali, nelle prime della mattina, avevano già toccato l’attualità dei temi più caldi, nel corso di un laboratorio sul giornalismo.

A margine dell’incontro, abbiamo intervistato Magrone per chiedergli di quei giorni, di quando Palmina Martinelli si immolò per la più atroce delle vicende cui una adolescente può essere costretta, e per tracciare una linea tra il fenomeno della prostituzione minorile indotta del 1981 e quello dei casi di questi giorni ai Parioli. La video intervista nel post che seugue mostra un Magrone ancora comprensibilmente indignato per l’epilogo giudiziario di quella drammatica storia, archiviata dai giudici come suicidio, e un uomo che ricorda con dolore lo strazio di quei giorni: «E stato un atto di eroismo quello di Palmina. La lucidità e consapevolezza delle sue dichiarazioni in punto di morte sono di un tenore sconvolgente, di un impatto impressionante. E’ stata una vicenda che ha segnato per sempre la mia vita».

pubblicato su http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=15313
il 17 novembre 2013

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