ATTUALITA' 'Sole a catinelle', incassi mai visti. Il Molise sulla bocca di milioni di italiani, ora sfruttiamo l'occasione con pubblicità e spot

di Maurizio Cavaliere

Il mio cognato romano, Guido, persona che stimo incondizionatamente perché oltre che l’avvocato sa fare bene l’attore, il regista teatrale e soprattutto il marito e il padre, ha visto come tanti il film di Checco Zalone ambientato pure in Molise. Considero il suo giudizio equilibrato, tecnico e, in questo caso, disinteressato, vivendo lui nella capitale. Così, a tavola, gli chiedo: “Allora Guido, lo ha fatto proprio a fettine il Molise, secondo te?”, risposta: “Ci sono diverse battute, molte delle quali riuscite, e riferimenti espliciti alla gente del posto. Considerata la scarsa conoscenza del Molise in Italia, vedo solo un grande effetto pubblicitario, soprattutto per il bel paesaggio. E’ una grande occasione…” e qui ci fermiamo e facciamo due calcoli.

 “Sole a catinelle” gira ormai da tre giorni in mille sale italiane, una distribuzione capillare che avviene solo per fenomeni di massa del grande schermo. Il giorno d’esordio il film ha staccato la bellezza di 326.730 biglietti, il secondo, venerdì 1 novembre, ha raddoppiato il risultato: in un solo giorno 752.750 spettatori. Parliamo del più alto incasso giornaliero mai visto in Italia. E un totale di quasi un milione e centomila spettatori in due giorni. Quando gli statistici e gli altri cineasti, molti a ragione invidiosi, tireranno le somme si parlerà di cifre talmente grandi che non ci saranno aggettivi per descriverne il successo.

Dati alla mano torniamo sull’argomento Molise con mio cognato. Gli dico, quasi entusiasta: “Ti rendi conto di quanta gente parlerà del popolo, ma anche del bel territorio del Molise, in così poco tempo?” Risposta: “E’ una grossa opportunità da sfruttare con pubblicità in tutta Italia, cartelloni ed eventualmente anche spot in tv” conclude “anche perché – aggiungo - contrariamente a quanto emerge dalla pellicola, in cui Zalone e il regista Nunziante hanno solo voluto dare un volto caricaturale ai vecchietti del posto, i molisani sono molto molto accoglienti, un asso nella manica che potremmo giocare all’ultima mano”.

Ora, mio cognato non è un politico, “e questo è il problema” dirà qualcuno. Auguriamoci dunque che gli amministratori locali abbiano intuito il potenziale mediatico del film. Il fatto che il Governatore Frattura si sia complimentato, ringraziandolo pubblicamente, con Zalone è strapositivo, da Presidente scaltro. Un po’ di sana furbizia è necessaria, anche se i consigli dovessero arrivare da fuori, da un non molisano, pertanto non anestetizzato da cinquant’anni di pressapochismo, un uomo che, semplicemente, ama la nostra terra.

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