GAFFE Nostalgia del passato? L'Ente per il turismo del Molise chiede in prezzi in... Lire

di Maurizio Cavaliere
Alla faccia dell’aggiornamento dei prezzi. All’Ente per il Turismo di Campobasso, commissariato da anni, il tempo si è fermato al 31 dicembre 2001 o forse pure prima. Lo avranno pensato alcuni dei titolari molisani di Bed and breakfast che, quattro giorni prima della fine del mese di ottobre, termine ultimo per la presentazione, si sono visti recapitare dall’Ente uno schema di riferimento che chiedeva i prezzi dei pernottamenti in doppie e singole, delle cene e dei pranzi rigorosamente in… Lire.

Già, i prestampati sono espliciti: più volte si fa riferimento alla moneta del vecchio conio. ‘Prezzi con arrotondamento alle 1000 Lire’ si raccomanda al punto 10 dello stampato, al foglio 2, da riempire. Eppure il modello è intitolato ‘Comunicazione dell’attrezzatura e dei prezzi per l’anno 2014’. Un po’ di… cara celeste nostalgia (per la vecchia lira) direbbe Cocciante. In realtà una distrazione clamorosa non tanto per gli effetti, visto che i gestori delle strutture di accoglienza si sono presi la briga di cancellare le sviste e inserire i prezzi correttamente in euro, quanto, invece, perché rappresenta il manifesto della vecchiaia di un organo della cui utilità o inutilità si è a lungo discusso negli ultimi anni. E pensare che negli anni Sessanta alla Presidenza dell’Ept di Campobasso c’era un certo Franco Ciampitti, grande giornalista ed esperto nella promozione del territorio. Ciampitti fu autore di importanti saggi monografici, su tutti ‘Il turismo nella economia molisana’ e ‘Note per la valorizzazione della catena montuosa delle Mainarde e… dell’Alto Molise’, tutti pubblicati nel 1963. A lui si deve anche la fondazione della stazione sciistica di Campitello Matese. Insomma un Presidente che alla guida dell’Ente ha fatto cose straordinarie, irripetibili. Nel corso degli anni a seguire l’Ept ha continuato a svolgere il suo ruolo con dignità e funzionalità. Poi il crollo verticale degli ultimi anni, quando è stato utilizzato più che altro come parcheggio per aspiranti dirigenti più o meno vicini alla politica. Nessuno dei prescelti è, evidentemente, riuscito a rinverdirne i fasti o, almeno, a inventare qualcosa di nuovo. Fino all’inevitabile flop finale. Dopo anni di magra con… Magri (Nicola), nominato nel corso della Presidenza Iorio, il cambiamento di rotta della politica regionale ha portato a un nuovo avvicendamento.
Alla Direzione dell’Ept di Campobasso, e stavolta anche di quello di Isernia, c’è adesso Maria Relvini, che ha a sua volta sostituito la termolese Daniela Battista, cui il Presidente Frattura ha dato il benservito dopo poco più di un mese di lavoro.  Alla dirigente regionale, che è stimata e preparata, ed è comunque interna all’Ente di Via Genova, il compito di risollevare le sorti dell’Ente, di ridargli l’incisività perduta, a prescindere dall’equivoco formale tra Lira ed Euro dei giorni scorsi. In fondo quello che i cittadini chiedono è un (bel) po’ di sostanza. Un po’ di promozione come si deve… nel buon nome di Franco Ciampitti.

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