AMARCORD Tre gol sotto il Matese, quando Majella sconvolse l'orogenesi del Molise...

Risale a esattamente 6 anni fa la trasferta più felice dell'era Capone in serie D. Il Campobasso di Mario Di Nola, lanciatissimo verso l'alta classifica, vince 4-0 a Bojano. Ironia della sorte per i bifernini, all'ombra del protettivo Matese segna tre volte il bomber rossoblù che di cognome fa... Majella. Una sfida impari tra due montagne a noi care.
Per un giorno l'orogenesi molisana viene sconvolta dai piedi caldi di un calciatore (nella spettacolare foto di Giuseppe Terrigno, Majella abbraccia... fisicamente i tifosi dopo il gol del vantaggio). Questo è quello che scrivemmo come articolo di fondo sulle pagine sportive di Nuovo Molise il 22 ottobre 2007. Sperando che un po' di sano amarcord porti bene ai nuovi lupi di Francesco Farina.

di Maurizio Cavaliere
Su il cappello, popolo rossoblù. Di Nola ha superato anche l’ultimo esame: la vittoria esterna in campionato. Serviva ancora questo bollino sulla patente di anti-Sangiustese. Adesso c’è anche quello. E il Campobasso può viaggiare col turbo verso la vetta della classifica, adesso distante sei punti, tanti ma non abbastanza, almeno per la squadra vista in campo ieri pomeriggio.Non c’è dubbio che quando il Campobasso decide di vincere allo stadio «Colalillo» l’impresa assume tinte forti, da battaglia. Fu così otto anni fa, il 5 dicembre 1999 quando Sibilli e Taribello rivoltarono il copione di una partita che il Bojano sembrava aver fatto sua. Quel giorno fu festa grande in curva: cori e abbracci sotto la pioggia torrenziale, proprio come ieri. Stavolta il clamore del successo rossoblù non deriva dai botti finali ma dalle risonanti proporzioni di una vittoria mai messa in discussione. Quando piove, è autunno inoltrato, e si gioca a Bojano, il Campobasso non fallisce. E poi, dato incoraggiante, vince pure il campionato. Che Dio ce la mandi buona... la pioggia!L’auspicio non è andato deluso. Alla fine sono piovuti pure i gol di Rosario Majella (tre, nove in totale tra campionato e coppa), uno che le vicissitudini tattiche di un Campobasso orientato al tridente avevano costretto a giocare per quattro partite defilato sulla fascia sinistra, lontano da casa sua cioè dall’area di rigore. Equivoco tattico smascherato dai gol.Meno male, Di Nola. Il quale ci ha messo pure qualcosa di suo, piazzando Vitiello al fianco di Majella e Martone in mediana: due mosse in gran parte forzate - dovute agli infortuni di Molino prima e Maffucci poi - che gli hanno fatto vincere la sfida, fungendo da tonificante per il bomber ex Angri. Che non si è più fermato.
Majella che segna tre gol all’ombra del Matese… Dal punto di vista orografico ci sarebbe di che storcere il naso. Ma la geografia stavolta ha giocato un brutto scherzo al Bojano che, evidentemente, ha perso il suo feeling con i derby. Negli ultimi anni in D i bifernini non avevano perso un colpo nelle sfide tra «cugine». Quest’anno, in campionato, ne hanno giocate due, e in casa, con un bilancio da film horror: due ko, un gol fatto e otto subiti. Qualcosa non torna, patron Malatesta...

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